


Piaggio Paperino MP5 Paperino (sigla interna acronimo di Moto Piaggio 5 "Paperino") - è il nome di un prototipo di motoscooter (che potrebbe in un certo senso essere considerato il progenitore naturale, nonostante alcune sostanziali differenze, della Piaggio Vespa) predisposto dalla Piaggio durante la seconda guerra mondiale. In particolare, tale prototipo risale al periodo in cui l'azienda, sotto la direzione di Enrico Piaggio, trasferì le proprie lavorazioni dallo storico stabilimento di Pontedera a Biella, in Piemonte, località ritenuta meno esposta ai bombardamenti aerei degli alleati contro le truppe della Germania nazista in fuga verso il nord Italia.
Piaggio Paperino venne progettato a partire dal 1944 - come Moto Piaggio 5 o MP5 - sotto la supervisione dell'ingegner Renzo Spolti, che insieme al collega Vittorio Casini
aveva ricevuto il compito di allestire nello stabilimento di un'ex
tessitura di Biella un'officina dotata di pochi macchinari. Con essi
collaborò, quale esperto di motori, il conte Carlo Felice Trossi.
Spolti, che era stato a capo fra il 1934 ed il 1938 dell'Ufficio
Progetti Motori d'Aviazione, ed aveva diretto la progettazione ed il
calcolo per l'Aviazione Italiana dei motori P X, P XI e P XII, venne
incaricato da Enrico Piaggio di ideare un veicolo da destinare al
mercato di massa nell'economia post-bellica e che fosse in linea, sul
piano della sostenibilità produttiva, con le politiche aziendali della
casa.
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